La Lombardia è la regione italiana più virtuosa nell’utilizzo di Garanzia Giovani, il programma europeo di formazione e sostegno all’inserimento lavorativo dei Neet, ovvero i giovani disoccupati, che non studiano e non sono inseriti in percorsi formativi, di età compresa tra i 15 e i 29 anni. 101.903 i giovani presi in carico dal maggio 2014 ad aprile 2017, di cui ben il 93% (ossia 93.065 ragazzi), è stato inserito con successo nel mercato del lavoro al termine della politica. Più della metà, il 54% è stato avviato mediante un contratto di assunzione mentre il 46% ha potuto svolgere un’esperienza formativa di tirocinio in azienda.
Considerando le caratteristiche delle assunzioni per tipologia contrattuale, la metà delle assunzioni ha riguardato rapporti di lavoro a tempo determinato, seguono l’apprendistato (26%) e il tempo indeterminato (24%). Inoltre, i 42mila tirocini che sono stati avviati attraverso il Programma hanno dimostrato in molte occasioni di aver rappresentato un vero e proprio strumento di sostegno ai giovani in uscita dai percorsi di istruzione per accompagnarli efficacemente nella transizione dal sistema educativo al mondo del lavoro. Nel 45% dei casi, infatti, è stato possibile registrare una trasformazione del rapporto in un contratto di assunzione stabile. Un risultato che è stato ottenuto grazie all’impegno della Regione nella promozione solo di tirocini di qualità, ovvero per i quali i datori di lavoro hanno garantito una durata minima di almeno 4 mesi. In questo modo si è assicurato ai giovani un periodo di permanenza in azienda sufficiente per svolgere un’esperienza dal carattere davvero formativo, consentendo loro, attraverso una pratica continuativa, di acquisire un bagaglio di skills e conoscenze professionali funzionali all’inserimento nel mercato del lavoro (evitando in questo modo di pagare con le risorse della Garanzia Giovani tirocini che si sarebbero comunque attivati).
A livello nazionale, invece, secondo i dati riportati nel terzo Report trimestrale sulla Garanzia Giovani pubblicato da ANPAL, dei circa 1,2 milioni di giovani che hanno fatto domanda di adesione dal 2014, 958 mila (pari all’80%) sono stati presi in carico dai servizi per l’impiego. Oltre 438mila (circa la metà) hanno ricevuto la proposta di almeno una misura di politica attiva tra quelle previste dal Programma (tirocinio extracurriculare, bonus assunzionale, formazione mirata all’inserimento lavorativo, reinserimento nel sistema di istruzione e formazione dei giovani in dispersione, servizio civile, mobilità professionale). La maggior parte dei presi in carico ha svolto più di un’attività di accompagnamento al lavoro, nell’ottica di azione multi-servizio distintiva del Programma. Tuttavia dei circa 380mila giovani che hanno concluso il percorso di intervento concordato con il servizio per l’impiego, al 30 giugno scorso appena 172mila risultavano avere un contratto di lavoro attivo.
In Italia i tempi di attesa per la “presa in carico” degli aderenti da parte dei servizi per l’impiego sono scesi progressivamente dal 2014 ad oggi fino a raggiungere i 2 mesi circa.
In Lombardia i tempi di presa in carico sono notevolmente ridotti rispetto allo scenario nazionale: in media l’attesa è di 11 giorni.
FONDI EUROPEI BEN SPESI
Nella sua prima fase, la Lombardia ha investito nel piano Garanzia Giovani 173 milioni di euro di fondi comunitari su circa 1,5 miliardi spesi in Italia, ai quali la Regione ha aggiunto altri 5 milioni per il contrasto alla dispersione scolastica, potendo contare sul coinvolgimento di una rete roborata di 900 operatori al lavoro e alla formazione, pubblici e privati, che cooperano e collaborano nel mercato per offrire standard di servizio di qualità.
Nella sola città metropolitana di Milano sono stati investiti 35 milioni di euro, che hanno prodotto 31.746 inserimenti lavorativi, dei quali 16.454 con contratto di assunzione: 3.671 giovani hanno ottenuto un inserimento con un rapporto di apprendistato, 8.778 a tempo determinato e 4.006 a tempo indeterminato. A questi si aggiungono 15.292 tirocini, dei quali c.a. il 40% ha trovato una trasformazione positiva in contratto di lavoro.
SOSTEGNO AI GIOVANI IMPRENDITORI
In alternativa al percorso di inserimento lavorativo i giovani tra i 18 e i 29 anni iscritti al programma Garanzia Giovani possono scegliere di frequentare i corsi formativi erogati dal Sistema Camerale finalizzati all’ideazione di un business plan per l’avvio di un’attività di impresa e successivamente accedere a finanziamenti a tasso agevolato attraverso gli sportelli del progetto “Selfie Employement”. I servizi di formazione possono essere fruiti mediante gli strumenti messi a disposizione dalle singole Regioni con specifici bandi o accedendo al programma nazionale gestito dal Ministero del Lavoro denominato “Crescere Imprenditori”. Per saperne di più si rimanda al sito di Unioncamere (www.filo.unioncamere.it).
SERVIZIO CIVILE
Sempre nell’ambito delle opportunità prevista dal Programma Garanzia Giovani, Regione Lombardia ha attivato inoltre una misura destinata ai giovani tra i 18 e i 28 anni che decidono di svolgere una esperienza di Servizio Civile.
Ad oggi a fronte di una dotazione complessiva di 7,5 milioni euro risultano coinvolti 1.265 giovani in progetti di volontariato sull’intero territorio regionale.