Lombardia capitale della Cultura

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Musei, siti Unesco, monumenti aperti, editoria, spettacoli e tempo libero. La Lombardia punta sulla cultura e lo fa mettendo in campo strategie trasversali che uniscono la valorizzazione delle bellezze naturali, architettoniche e storiche al turismo e allo sviluppo del tessuto commerciale lombardo.
E i risultati sono sotto gli occhi di tutti anche grazie a un patrimonio culturale che conta poco meno di 400 musei e oltre un milione di beni culturali censiti, tra cui il celebre affresco dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, il Torrazzo medievale di Cremona fino al Teatro alla Scala di Milano.
Ma non solo. E’ lombarda anche la Capitale della cultura del 2016: Mantova, città rinascimentale, ricca di tesori d’arte, è stata la patria di Virgilio e la Corte dei Gonzaga, che attirò illustri pitturi e architetti, come Leon Battista Alberti, Andrea Mantegna, Giulio Romano, ma anche letterati e musicisti, come Torquato Tasso e Claudio Monteverdi. Per la sua bellezza e ricchezza di storia e cultura, Mantova è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Prima regione per siti Unesco
Una strategia che ha portato importanti risultati sul territorio. La Lombardia è, infatti, la prima regione in Italia per numero di siti Unesco, ben 10 su 51 nazionali, ma che potrebbero diventare 11 con la candidatura presentata per le Mura di Bergamo.

Giornate Fai di Primavera: 163 luoghi storici visitabili
Anche in occasione delle Giornate Fai di primavera (Fondo ambientale italiano) i risultati sono stati importanti: la Lombardia ha messo a disposizione 163 luoghi storici da visitare, pari al 17 per cento del totale nazionale, posizionandosi al primo posto tra le regioni italiane, seguita dalla Sicilia (120 siti), seguita da Piemonte (90) e Campania (59).

Card musei: 34mila tessere vendute e 103mila ingressi
Ma è la “Card Musei”, la novità assoluta tra le strategie messe in campo dalla Lombardia in questi ultimi tre anni. L’obiettivo è creare una macroregione culturale che unisca con un filo ideale la Lombardia, il Piemonte, Canton Ticino e Valle d’Aosta. La “Card musei” è una tessera che, con un pagamento annuale che varia tra i 20 e gli 87 euro, consente di visitare oltre 300 musei e luoghi della cultura nelle regioni che hanno aderito all’iniziativa. E i risultati non si sono fatti attendere: sono oltre 34mila le tessere vendute finora e 103mila gli ingressi registrati (dato aggiornato a febbraio 2017). Con un unico abbonamento si potrà visitare la Pinacoteca di Brera a Milano, il Museo Baroffio e il Santuario del Sacro Monte Sopra Varese, ma anche il Museo Egizio a Torino e la casa di Silvio Pellico a Saluzzo in provincia di Cuneo, la Pinacoteca Züst di Mendrisio e Museo d’Arte della Svizzera italiana – Masi di Lugano. Tra i futuri obiettivi c’è l’allargamento dell’offerta anche alla Liguria e all’Emilia Romagna.

Lombardia capitale italiana del tempo libero
Cinema, concerti, teatro, la Lombardia dimostra di essere la regione più vivace d’Italia. Nessuno riesce a raggiungere lo stesso numero di presenze e a generare il medesimo volume d’affari. I risultati, riferiti al 2015 dell’ultimo Annuario dello Spettacolo realizzato dalla Siae, la Società italiana degli autori ed editori, mettono in luce alcuni dati interessanti. Per quanto riguarda il settore cinema, in Lombardia nel corso del 2015 si è registrato il maggior numero di spettacoli in Italia: 486.651, contro i 473.567 del Lazio e i 270.180 dell’Emilia Romagna. Le differenze si dilatano se si considera il numero di ingressi, che per la nostra regione sono stati 19,5 milioni, 14,3 milioni nel Lazio e 10,6 milioni in Emilia Romagna. Altro ambito fondamentale del settore tempo libero è quello legato ai concerti. Nessuna novità al vertice: la Lombardia è la regione che fa registrare il maggior numero di spettacoli (7.394), di ingressi (tre milioni) e di spesa al botteghino (79,8 milioni di euro). Segue il Lazio con 4.287 spettacoli, 1,8 milioni di ingressi e 51,7 milioni di euro di spesa al botteghino. Per quanto riguarda il settore teatro la Lombardia fa registrare 21.984 spettacoli, seguita dal Veneto che nonostante presenti un numero di eventi inferiore rispetto al Lazio (12.465 contro 19.367) può contare su un giro d’affari più elevato.

Editoria lombarda da record
Anche il settore dell’editoria è senza concorrenza. In Lombardia sono presenti ben 352 case editrici, il 19,8 per cento del totale nazionale. I dati diventano ancora più significativi se si considera la produzione: nel 2015 sono stati pubblicati 22.292 titoli da parte di società lombarde, esattamente il 40 per cento del dato totale. Ma a sancire in modo ancora più chiaro la supremazia in questo settore sono le copie stampate e distribuite in Italia: più di una su due (85.745; il 51,1 per cento) è lombarda.

Fonte: www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it